giovedì 28 maggio 2009

L'ERRORE

Tratto da www.palenitenniscoach.com
Autore: Giacomo Paleni (Coach Internazionale ed esperto in Psicologia dello Sport)

L'errore provoca in molti giocatori una caduta emotiva. L'errore puo' innescare risposte emotive (delusione, imbarazzo, rabbia, bassa intensita') cio' puo' provocare un gioco inconsistente e povero.
Per alcuni giocatori quasi ogni errore rappresenta una crisi emotiva. Ma la cosa interessante da notare e' che TUTTI governano gli errori alla stessa maniera quando stanno giocando bene, "semplicemente si girano e se ne vanno come se niente fosse successo". 
Idealmente la migliore risposta agli errori e' sentirsi sfidati. Un errore e' semplicemente un messaggio retroattivo al computer mentale che il tipo di risposta non era perfetta e che e' necessario qualche ritocco . Dobbiamo avere sempre in mente che quando commettiamo errori il nostro corpo sta sperimentando, senza errori il processo d'apprendimento motorio sarebbe bloccato permanentemente "nessun errore motorio nessun progresso motorio" ( teoria dello schema R.Smith 1975) Ma anche le emozioni negative bloccano i progressi e sono una risposta naturale agli errori. Quindi la soluzione? La soluzione è che i giocatori devono allenarsi emotivamente cosi che gli errori possono produrre le giuste risposte emotive.

Ad ogni allenamento stabilisci 10/15 minuti a parte per il training emotivo. Metti in pratica la seguente sequenza d'allenamento alla fine d'ogni punto giocato:
- Dopo un errore istantaneamente voltati ed allontanati.
- Togli la racchetta dalla mano dominante e tienila con l'altra mano con la testa della racchetta rivolta verso l'alto (immagine forte)
- TESTA ALTA, MENTO PARALLELO AL SUOLO, SPALLE INDIETRO, l'intento è di proiettare l'immagine piu'forte e sicura immediatamente dopo l'errore.
- Il tuo modo di camminare deve mostrare energia.
RICORDA: se l'errore portera' ad una risposta emozionale (rabbia, imprechi, lanci di racchetta) gli errori aumenteranno perche' l'espressione della rabbia si rinforza in se stessa .
Devi sempre agire come se l'errore non rappresenti un problema anzi devi pensare che il tuo corpo sta sperimentando nuove risposte motorie per evitarti nuovi errori

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