lunedì 16 marzo 2009

THE VOLLEY - (La Volèe)



La volèe è ritenuto uno dei colpi più facili da eseguire ma nonostante ciò, la maggior parte dei giocatori amatoriali (e non solo), si trovano ad averne una scarsa dimistichezza. Vero è che il tennis moderno fatto di colpi d'attacco da fondo campo poco spazio lascia al gioco di rete, al serve and volley e via discorrendo, ma la sostanza è che molti giocatori trascurano di allenare questo colpo. Nelle righe che seguiranno cercheremo di fare un quadro generale sugli aspetti tecnici della voleèe.

Il primo aspetto da considerare è lo split step.
Lo split step è quel piccolo salto che viene effettuato dal giocatore mentre il proprio avversario sta per colpire la palla (la posizione di massima altezza del salto dovrebbe coincidere con l'impatto della palla). Questo movimento ha diverse ragioni tra cui garantire la massima velocità di spostamento delle gambe (si sfrutta la forza di reazione che arriva dal terreno), portare il corpo in una posizione di equilibrio e bilanciare il corpo in modo da poter effettuare lo spostamento del peso del corpo in avanti. Lo split step non va effettuato solamente se si è raggiunta la posizione ideale a rete. Molto spesso si può notare come i pro facciano lo split step anche in mezzo al campo, spezzando la corsa verso rete, per poi proseguire una volta valutato il colpo dell'avversario.

L'impugnatura.
Oggi c'è la tendenza ad insegnare la volèe utilizzando l'impugnatura continental che permette di giocare sia il diritto che il rovescio (ed anche lo smash) senza fare modifiche. In molti, comunque, continuano ad utilizzare una impugnatura eastern di diritto ed eastern di rovescio che garantisce un miglior posizionamento del piatto corde, ma che può dare problemi coi tempi di preparazione quando il gioco si fa veloce. Un altro compromesso è giocare la volèe di diritto con una continental e fare una leggerissima rotazione dell'impugnatura per il rovescio, sempre per avere un miglior angolo della testa della racchetta.

L'esecuzione del colpo.
Innanzitutto la volèe richiede un movimento di preparazione molto abbreviato in virtù della minor distanza che la pallina deve percorrere. La racchetta sarà portata nella fase finale della preparazione attraverso un movimento simultaneo di braccio e spalle, la testa dell racchetta è sempre alta e punta al cielo (la testa si verrà a trovare più indietro rispetto alla posizione del polso), il gomito rimane attaccato al busto e sarà sempre il corpo a buttarsi contro la palla. Se nel diritto la rotazione delle spalle è minima e quindi c'è una leggera apertura con il braccio (si deve comunque rimanere più compatti possibile), nel rovescio la rotazione delle spalle (a 90 gradi con la rete) porta direttamente il giocatore nella fase finale della preparazione, il braccio non deve assolutamente cercare una maggior apertura del movimento.
Importante, come abbiamo già detto, sarà una posizione del corpo un po' sbilanciata in avanti con il peso sulla punta dei piedi ben divaricati (si dovrebbe avere la sensazione di un equilibrio al limite della caduta in avanti). Il peso del corpo si sbilancerà prima sul piede esterno, contemporaneamente alla fase di preparazione del colpo, e poi si dovrà scaricare in avanti portando avanti la gamba sinistra per il diritto e quella destra per il rovescio per i giocatori destrimani e viceversa per i mancini. Il timing con cui avviene lo scarico del peso in avanti è molto importante. Prendendo ad esempio la volèe di diritto di un destrimane: il piede sinistro dovrebbe toccare il terreno contemporaneamente all'impatto della palla, mai prima perchè ciò vorrebbe dire perdere molta della consistenza del colpo.
La palla deve essere sempre colpita ben davanti al corpo con il polso ben fermo ed un movimento in slice tale da permettere un buon controllo di palla e farla rimbalzare il meno possibile. Lo swing sarà corto e sarà necessario controllare la direzione delle testa della racchetta che dovrebbe cercare sempre la linea del net, che diventa un ottimo riferimento per evitare di mettere la palla in rete. Non dimentichiamoci che molte volèe si giocano lontano dalla rete e in questi casi lo swing sarà più lungo per cercare una maggior profondità del colpo.
Nella volèe di rovescio va sottolineata l'importanza del movimento del braccio che non ha la racchetta che farà un movimento in fuori opposto a quello del braccio racchetta (stesso principio biomeccanico del rovescio in slice) e che servirà per dare maggior bilanciamento al corpo.

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